A Cesenatico un carabiniere spara e ferisce un ladro dopo avere provato a bloccarlo con il taser

Il segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Ilario Castello: "Si riconosca l'efficacia della norma dettata dall'articolo 53 del Codice Penale, che prevede l'uso legittimo delle armi e dei mezzi di coercizione fisica"

Nella notte tra martedì 13 e la mattina di mercoledì 14 maggio, si è verificato uno scontro a fuoco a Cesenatico, in largo San Giacomo, a pochi passi dal centro.
Un uomo, sospettato di essere un ladro, si è scagliato contro i carabinieri e li ha aggrediti con un coltello.
I militari hanno fatto fuoco ferendo il malvivente a una gamba, dopo avere cercato di fermarlo attraverso l’utilizzo del taser.
“Apprendiamo in queste ore – afferma il segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Ilario Castello – dell’ennesimo atto criminoso consumato ai danni dei cittadini e delle Forze dell’Ordine”.
“A Cesenatico – prosegue – una pattuglia ha dovuto fronteggiare un pericoloso malvivente che, nonostante il repentino intervento di due colleghi, non ha desistito dall’azione criminale imbracciando un coltello e proseguendo a sferrare fendenti nei confronti dei militari che, dopo il ricorso inefficace al taser in dotazione, sono stati obbligati a fare uso dell’arma d’ordinanza per preservare la loro incolumità, colpendo l’aggressore agli arti inferiori”.
Durante la sparatoria, è stata involontariamente ferita una donna affacciatasi dietro la finestra.
“Esprimiamo pronta guarigione alla malcapitata – aggiunge Ilario Castello – sicuri dell’incidente assolutamente involontario accadutole e al tempo stesso ci schieriamo accanto ai nostri colleghi”.
“Inutile sottolineare – osserva – che ormai la delinquenza continua a osare, incurante del valore istituzionale della divisa, sapendo di poterla fare franca: ci auguriamo che non si ricada nel classico atto dovuto e si riconosca l’efficacia della norma dettata dall’articolo 53 del Codice Penale, che prevede l’uso legittimo delle armi e dei mezzi di coercizione fisica”.
“Le tutele alle Forze dell’Ordine – conclude il segretario nazionale – rimangono una priorità e il decreto legge appena approvato è solo un punto di partenza e non di arrivo”.