Scene di guerra a Molfetta: emblema di un contesto lavorativo troppo rischioso. La Segreteria Regionale Puglia e Ilario Castello (NSC): le nostre continue richieste di tutele troppo spesso inascoltate

Il Nuovo Sindacato Carabinieri non smetterà mai di sensibilizzare l’opinione pubblica e politica di quanto sia importante investire sulla sicurezza, in termini di personale, in termini logistici ed economici, ma soprattutto in termini di sicurezza verso chi assicura la sicurezza di tutti

Kalashnikov e colpi a raffica, un carabiniere in pensione gravemente ferito e una società sempre più sgomenta della pericolosità che la permea. È ciò che è successo poco fa a Molfetta, nel parcheggio di un Centro Commerciale, dove un uomo armato di un fucile vz58, nel tentativo di assaltare l’edificio, ha aperto il fuoco contro un carabiniere in pensione intervenuto per cercare di limitarne la pericolosità verso gli altri cittadini.

“A quell’uomo dobbiamo sicuramente riconoscere – riferisce la Segreteria Regionale Puglia del Nuovo Sindacato Carabinieri nella sua globalità – un grande coraggio e un alto spirito di protezione verso il prossimo, nonostante il grande rischio per la sua incolumità fisica. Con l’augurio di una pronta guarigione, non possiamo però non evidenziare ancora una volta, quanto sia difficile vivere e lavorare in un contesto così spesso rischioso. La situazione nella nostra Regione è allarmante. Non serve andare troppo lontano per ricordare il collega Carlo Legrottaglie, ucciso a da un criminale a pochi giorni dalla pensione”.

Il Nuovo Sindacato Carabinieri non smetterà mai di sensibilizzare l’opinione pubblica e politica di quanto sia importante investire sulla sicurezza, in termini di personale, in termini logistici ed economici, ma soprattutto in termini di sicurezza verso chi assicura la sicurezza di tutti.

“Soltanto il 3 luglio – afferma il Segretario Nazionale Ilario Castello – abbiamo depositato al Comando Generale, nell’occasione di un tavolo tecnico, una serie di richieste e proposte volte all’incremento assolutamente necessario della sicurezza fisica degli operatori di sicurezza: nello specifico, attraverso uno studio analitico, abbiamo esortato l’amministrazione all’adozione dei GAP tattici, DPI già in uso presso le Forze dell’Ordine di altri paesi Europei, con un riscontro di sicurezza, sia reale che percepita da parte della popolazione, di gran lunga più efficiente.”

È senza dubbio palese che i Carabinieri necessitino e meritino vestiario e dispositivi di protezione individuale al passo con i tempi di una operatività spesso insostenibile e di una pericolosità sociale in drammatico incremento. “Auspichiamo che – conclude Castello – il Comando Generale prenda al più presto in considerazione seriamente le nostre proposte, che sono ponderate e fondate su esigenze reali ed emergenziali, non su capricci, e che potrebbero, nel futuro salvare la vita a qualche nostro collega”.

Il Segretario Nazionale Ilario Castello e la Segreteria Regionale Puglia del Nuovo Sindacato Carabinieri

IN PRIMO PIANO

“Superamento dell’atto dovuto”, il Nuovo Sindacato Carabinieri deposita in Cassazione una proposta di Legge di iniziativa popolare

Un momento storico per la tutela del personale in divisa e per l’intero Comparto Sicurezza e Difesa.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri annuncia il deposito ufficiale, avvenuto venerdì 19 settembre, presso la Corte Suprema di Cassazione, della sua proposta di Legge di iniziativa popolare intitolata “Superamento dell’atto dovuto”.
La proposta è stata inserita nell’edizione della Gazzetta Ufficiale di sabato 20 settembre.

NSC

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