Una mattinata di grande emozione ha illuminato il “Centro di Diagnosi e Cura delle Cardiopatie Congenite Giancarlo Rastelli” di Palermo.
Arrivata lo scorso 21 giugno in condizioni critiche a causa di una grave cardiopatia congenita, una piccola paziente senegalese di appena sei mesi, è stata dimessa con anticipo rispetto alle previsioni mediche, dopo un complesso intervento cardiochirurgico perfettamente riuscito.
Ad accoglierla al momento delle dimissioni, erano presenti l’onorevole Carolina Varchi, il direttore sanitario dell’ARNAS Civico dottore Domenico Cipolla, la consigliera comunale Tiziana D’Alessandro e Antonio Tomaselli, presidente del “Movimento Cittadini in Rete”: un gesto concreto di vicinanza e riconoscimento verso tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa delicata missione umanitaria.
Durante la visita al Reparto di Cardiochirurgia Pediatrica del capoluogo siciliano, l’onorevole Carolina Varchi ha espresso profonda gratitudine nei confronti dell’équipe sanitaria diretta dal professore Iorio Fiore.
Nonostante la complessità del quadro clinico, il decorso post-operatorio della bambina è stato sorprendentemente rapido e positivo, al punto da consentire un ritorno anticipato nel Paese d’origine.
Il ricovero è stato possibile grazie all’intervento immediato delle istituzioni regionali.
Il presidente della Regione Siciliana, avvocato Renato Schifani, insieme all’assessore alla Salute, dottoressa Daniela Faraoni, e al direttore generale dell’ARNAS Civico, dottor Walter Messina, hanno autorizzato in tempi record la copertura delle spese sanitarie, dimostrando ancora una volta quanto la sanità pubblica possa essere leva concreta di solidarietà.
L’intera operazione è stata coordinata dall’associazione “Movimento per la Salute dei Giovani”, guidata da Fabrizio Artale, che si è avvalsa del sostegno del personale sanitario, la società aeroportuale GESAP, l’associazione “I Leoni di Pietratagliata” e il Nuovo Sindacato Carabinieri nella persona del segretario nazionale Toni Megna, contribuendo in modo determinante alla buona riuscita dell’iniziativa.
Il Centro “Giancarlo Rastelli” non è stato solo teatro di un successo medico, ma anche simbolo di cooperazione tra istituzioni, associazioni e sanità pubblica, capace di restituire speranza e futuro a una bambina e alla sua famiglia. Un esempio virtuoso che dimostra quanto Palermo sappia accogliere e prendersi cura, con competenza e umanità, anche dei più fragili.