Mario trucidato per l’ennesima volta. Ilario Castello: intervengano le Autorità dello Stato

A pochi giorni dall'anniversario della morte, l'ennesima riduzione di pena per l'assassino del Brigadiere Mario Cerciello Rega. Le riflessioni del Segretario Nazionale Ilario Castello a fronte della sentenza dell'Appello ter.

Ancora una volta il nostro Mario è stato trucidato; per la precisione la QUARTA, volta inclusa quella notte di pazzia totale dei due carnefici americani che a suon di coltellate lo hanno trucidato e straziato in via Prati a Roma.

Oggi i Giudici dell’Assise della Procura Generale hanno nuovamente riconosciuto un ulteriore sconto di pena a Gabriele Natale Hjorth, che già stava scontando la pena ai domiciliari sul litorale laziale a casa di parenti.

Impossibile sentire per l’ennesima volta, uno sconto di pena per uno dei due assassini di Mario Cerciello Rega.

Pensiamo nel frattempo al collega Fabio Manganaro, che sta ancora combattendo parallelamente con un processo civile in cui i due americani hanno chiesto un risarcimento a 5 zeri, COLPEVOLE di aver preservato la vita di uno dei due americani autolesionisti, apponendo una benda in cotone sugli occhi per togliergli punti di riferimento e tranquillizzarlo.

Mi chiedo come sia possibile poter ancora andare avanti in queste condizioni, dove gli eroi o muoiono o vengono indagati (sì perché oggi in Italia distinguersi dall’ordinario del nostro lavoro vuol dire farsi distruggere dignità, carriera ed in alcuni casi perdere anche la vita). Mi chiedo quando la politica deciderà realmente di prendere in mano questa situazione ridando un senso al nostro lavoro, ai nostri ideali, al nostro senso di sacrificarsi per la comunità, smettendo con questi ostruzionismi e propagande politiche continue, che nulla hanno a che vedere con amministrare un Paese ed i suoi cittadini. Siamo stufi di passerelle inutili quando tutto è facile oppure ai funerali dei nostri colleghi, ed ancor di più dei silenzi indecorosi quando le acque si intorbidiscono.

Intervenga la Premier Meloni, il Guardasigilli Nordio, nonché i Ministri Piantedosi e Crosetto! Vogliamo risposte, vogliamo strumenti reali di tutela per espletare il nostro lavoro, ma soprattutto rivogliamo la nostra dignità che ormai da anni ed anni viene calpestata ed umiliata.

In ultimo pensavo, se quel maledetto 26 luglio 2019 Mario avesse avuto il sentore del pericoloso imminente della sua vita e del suo collega, se avesse visto il pugnale da guerra ed avesse aperto il fuoco contro quei due assassini, oggi starebbe combattendo per un omicidio/duplice omicidio, senza aver in nessun modo alcuno sconto di pena.

Mario quella notte stava servendo il Nostro Paese, mentre i due carnefici americani hanno umiliato il Nostro Paese ed il suo apparto di sicurezza e giudiziario.

Non posso che stringermi ancora una volta al dolore infinito per la vedova Rosa Maria, che ancora oggi ha dovuto rivivere sulla sua pelle ciò che Mario ha subito quella notte ed in ogni grado di giudizio successivo.

MEDITATE GENTE, MEDITATE

Ilario Castello, Segretario Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri