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CAMBIAMENTO

Carabinieri accoltellati durante notifica TSO. Zetti (NSC): «Carabinieri non sono medici. Tso problema sanitario e non di ordine pubblico»

«Intendiamo innanzitutto esprimere solidarietà ai due colleghi accoltellati ieri in provincia di Reggio Calabria, durante la notifica di un TSO a una persona affetta da problemi psichici. Argomenti come questi sono molto sensibili e delicati e il contatto con il soggetto non può avvenire da parte del militare che non ha le competenze mediche necessarie per affrontare una situazione del genere».
È quanto dichiara Massimiliano Zetti, Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), in merito ai due marescialli dell’Arma che ieri sono stati accoltellati a un braccio e alla testa da un 60enne cui è stato notificato un TSO.
«I trattamenti sanitari obbligatori sono un problema sanitario e non di ordine pubblico, i carabinieri non possono, né devono sostituirsi ai medici. Casi come questi riportano alla mente quanto successo a Genova nel 2018 in un caso simile, quando un ragazzo, Jefferson Tomala, durante un TSO si accanì sui poliziotti intervenuti accoltellandoli e uno di questi si difese esplodendo un colpo risultato poi fatale per il giovane. Ecco – conclude Zetti -, il passato continua a non insegnare nulla».

IN PRIMO PIANO

“Superamento dell’atto dovuto”, il Nuovo Sindacato Carabinieri deposita in Cassazione una proposta di Legge di iniziativa popolare

Un momento storico per la tutela del personale in divisa e per l’intero Comparto Sicurezza e Difesa.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri annuncia il deposito ufficiale, avvenuto venerdì 19 settembre, presso la Corte Suprema di Cassazione, della sua proposta di Legge di iniziativa popolare intitolata “Superamento dell’atto dovuto”.
La proposta è stata inserita nell’edizione della Gazzetta Ufficiale di sabato 20 settembre.

NSC

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