NSC chiede il riconoscimento dell’indennità di reperibilità

La segreteria regionale Emilia Romagna del Nuovo Sindacato Carabinieri, per voce dell’On. Alberto Pagani, tornerà a chiedere alla commissione Difesa di esaminare l’esigenza di strutturare e riconoscere ai Carabinieri un’indennità di ‘reperibilità’ connessa alle quotidiane esigenze d’intervento operativo e di polizia giudiziaria. Detta indennità, che attualmente non è istituita, viene maldestramente pretesa con la misera corresponsione di un emolumento connesso all’attuale istituto della ‘presenza qualificata’, presente per esclusive ragioni d’interesse eccezionale, che nulla hanno a che vedere con le esigenze di ordine e sicurezza pubblica”. Una ‘reperibilità’ strutturata e “remunerata in maniera appropriata, eliminerebbe l’emanazione di disposizioni e ordini obiettivamente illegittimi e che, di fatto, pregiudicano seriamente l’armonia professionale e il sereno rapporto fiduciario tra l’Amministrazione e il personale.

Giovanni Morgese, Segretario Generale E.R.

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FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.