Carabinieri, sicurezza sul lavoro. Il nuovo sindacato chiede tavoli di confronto sulla tematica


C’è bisogno di costruire in maniera partecipata una reale tutela relativa alla sicurezza e igiene sul lavoro per i Carabinieri. Questo è il motivo che lo scorso 8 gennaio, ha spinto il Nuovo Sindacato Carabinieri con il suo responsabile del dipartimento sicurezza e lavoro, Giovanni Pittalis, a chiedere al Comandante Generale di attivare un tavolo di analisi e confronto, affinché possiamo contribuire per permettere che i Carabinieri impegnati quotidianamente nella tutela della collettività, godano della sicurezza necessaria per il loro benessere psicofisico.


Mentre il responsabile dell’ufficio per le relazioni sindacali dell’Arma dei Carabinieri chiude le porte ai sindacati, interpretando in modo singolare la sentenza della Corte Costituzionale e le direttive del Ministro della Difesa, questa organizzazione sindacale oltre ad aver attivato le procedure per chiedere l’esatta interpretazione a chi ne ha la competenza (domandandoci se il Generale Luzi, comandante generale, sia a conoscenza di questo ostacolo al concetto di trasparenza, di partecipazione e di senso di appartenenza da lui richiamati continuamente), vista la ennesima non-risposta (una filosofia ormai consolidata dell’ufficio sopra citato) in relazione al particolare e essenziale aspetto della sicurezza sul lavoro dei Carabinieri, comunica ai propri iscritti e a tutti i Colleghi che porteremo avanti il nostro programma, organizzando tempestivamente, ai sensi di legge, l’accesso a tutta la documentazione relativa, per intervenire immediatamente dove opportuno, attivando le strutture e le istituzioni competenti a vigilare sulla sicurezza e sul benessere psico-fisico di tutti i Carabinieri.


Nonostante la politica del rifiuto del confronto e del dialogo, rimaniamo a disposizione per lavorare insieme sia su questa tematica che su altre criticità, proprio perché crediamo nella forza dell’essere parte sociale terza e indipendente al servizio dei nostri iscritti e di tutti i Carabinieri.

Noi siamo #ilsindacatodelcarabiniere

Nel link il documento trasmesso al Comandante Generale.

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IN PRIMO PIANO

FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri