Carabinieri si ammalano e vengono puniti, ma vincono il ricorso. Nsc: «Colpevoli di non essere chiaroveggenti»

«Abbiamo appreso l’esistenza di una nuova violazione regolamentare, quella di non essere stati in grado, in qualità di militari, di prevedere per tempo un problema di salute. Alcuni nostri colleghi in servizio a Roma sono stati oggetto di una contestazione disciplinare perché si sarebbero ammalati improvvisamente non potendo prestare servizio e di conseguenza, per non aver fornito un ampio preavviso. Purtroppo non abbiamo il dono della chiaroveggenza».

Lo rende noto la segreteria provinciale di Roma del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).

«Al di là dell’aspetto tragicomico della vicenda – aggiunge il sindacato – non crediamo ci sia “malafede” ma constatiamo invece un semplice vizio di legittimità nel promuovere quelle contestazioni da parte dell’Amministrazione, rimanendo soddisfatti dell’accoglimento dei ricorsi e ringraziando l’Ufficiale che, mostrando una lungimiranza fuori dal comune, ha archiviato quei procedimenti.».

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“Superamento dell’atto dovuto”, il Nuovo Sindacato Carabinieri deposita in Cassazione una proposta di Legge di iniziativa popolare

Un momento storico per la tutela del personale in divisa e per l’intero Comparto Sicurezza e Difesa.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri annuncia il deposito ufficiale, avvenuto venerdì 19 settembre, presso la Corte Suprema di Cassazione, della sua proposta di Legge di iniziativa popolare intitolata “Superamento dell’atto dovuto”.
La proposta è stata inserita nell’edizione della Gazzetta Ufficiale di sabato 20 settembre.

NSC

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