Visita del NSC in Toscana

COMUNICATO STAMPA

Montepulciano e Abbadia San Salvatore 01.10.2021.
La visita sindacale del Nuovo Sindacato Carabinieri inizia dal Comando Compagnia Carabinieri di Montepulciano, dove, dopo aver incontrato i nostri iscritti, siamo stati ricevuti dal Capitano Angelo Aliberto. L’Ufficiale si è mostrato molto attento ed interessato alle nostre istanze e, dopo essere stato investito del problema della mancanza di un idoneo locale da adibire a spogliatoio per il personale della Stazione e del Norm non accasermato, ha approvato il suggerimento dando garanzia di adibire le camerate vuote e non utilizzate, ubicate al piano superiore dell’edificio. La carenza organica della Stazione capoluogo che provoca spesso turnazioni anomale da 8 ore, pare possa essere alleviata dall’imminente arrivo di un sovrintendente. Alla Tenenza di Abbadia San Salvatore, presente il Capitano Alessandro Sebis, abbiamo porto il benvenuto al S.Ten. Lelio Licinio Prisco, che non sbaglierá se percorrerà il solco del suo predecessore. È stato sviscerato anche il tema dell’effettiva l’incompatibilità e anomalia, del voler fare lo pseudo sindacalista con il doppio cappello a cui ci hanno abituato alcuni coceristi che hanno creato la loro associazione privata, alcuni dei quali ravveduti e approdati al sindacalismo militare, dopo aver per anni dileggiato i sindacati stessi. La delegazione era composta dal Segretario Generale Nazionale Massimiliano Zetti e il Segretario Provinciale di Siena Massimiliano Tondi. Nuovo Sindacato Carabinieri #ilsindacatodelcarabiniere

IN PRIMO PIANO

FESI, incongruenze inaccettabili e danni incalcolabili. NSC: “Risultato di scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie”

Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia con fermezza le crescenti incongruenze e discrasie riscontrate nell’erogazione del FESI, il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali, evidenziando come esse siano il risultato diretto delle scelte operate dalle sigle sindacali maggioritarie – già ex delegati COCER – che, con presunta “scienza” di ogni problematica dell’Arma, hanno causato danni ingenti e incalcolabili.
È inaccettabile che, a causa di tale gestione, i Comandanti di tutti i Reparti d’Italia siano costretti a distogliere la loro attenzione dalle cruciali attività operative per trasformarsi in “ragionieri”: dovranno infatti verificare minuziosamente tutte le presenze e le incongruenze riscontrate negli statini del proprio personale, sottraendo tempo ed energie preziose alla sicurezza e al controllo del territorio.

Riteniamo che lo Stato Maggiore del Comando Generale sia altrettanto responsabile di questa situazione, dimostrando di procedere a braccetto con le sigle del 51%, con l’unico scopo di perseguire interessi personali a discapito di quelli che riguardano tutti i carabinieri.
Chiediamo con forza ai colleghi di dire basta a questa deriva.
È tempo di svegliarsi, di pretendere trasparenza e di riaffermare la propria dignità.

A chi obietta che anche NSC ha sottoscritto l’accordo FESI, rispondiamo con chiarezza: la nostra adesione è stata dettata dalla necessità di salvaguardare numerose richieste cruciali avanzate dallo stesso Nuovo Sindacato Carabinieri e inserite nella progettualità, richieste che non potevamo rischiare di perdere.
È fondamentale che tutti, compreso lo Stato Maggiore, siano consapevoli che siamo pronti a dare battaglia se queste voci progettuali non verranno stabilizzate e riconosciute in via definitiva.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce il proprio impegno a tutela dei diritti e della dignità di tutti i colleghi e continuerà a vigilare affinché simili inefficienze e ingiustizie non si ripetano.

Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri
Antonio Parrella, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri