Ormai il noto problema che affligge in primis l’Arma dei Carabinieri è quello delle croniche carenze di organicosoprattutto nei reparti Territoriali.
I militari ormai ne subiscono ripercussioni non solo nell’espletamento del proprio servizio ma gravi sono anche i riflessi verso la propria vita privata e familiare.
Questa Segreteria nello specifico, ha portato a conoscenza del Comando Generale, la situazione della Stazione Carabinieri di Baragiano (Pz) rimasta ormai con solo due militari su sei previsti.
La notizia, nota anche alla comunità locale, in corso di approfondimento ha portato alla luce ulteriori circostanze che aggravano di fatto il malessere ormai vissuto da quei militari in servizio.
Sarebbe opportuno, dichiara il Segretario Regionale NSC Vincenzo Incampo, partecipare con più incisività le notecarenze organiche del Provinciale di Potenza anche alle Riunioni per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica periodicamente tenute con le Autorità di P.S preposte, atteso che alle già note esigenze di servizi di Ordine pubblico provinciali derivanti dalle squadre calcistiche potentine, a partire dall’attuale stagione calcistica, si sonoaggiunti i servizi di O.P riferiti alla Squadra di calcio del compagine del Sorrento 1945, militante nella Serie C che richiede particolare impiego di uomini e mezzi.
Ed è questo il caso specifico ove anche la Stazione Carabinieri di Baragiano (Pz), nella quale si contano ormai due militari, è costretta a partecipare a tali servizi oltre quelli che di frequente vengono richiesti nel capoluogo lucano in sostituzione ad alcuni Reparti preposti al controllo del territorio.
Da ciò deriva un malessere ormai perdurante del personale per la difficoltà se non impossibilità nel garantirsi i riposi settimanali da molto tempo.
In tale contesto, è facile anche dedurre che vi è una concreta difficoltà a fronteggiare le legittime esigenze di legalità e tutela della Comunità Locale.
Di certo, non sono queste le condizioni in cui può esprimersi quella peculiarità dell’Arma dei Carabinieri di essere “capillarmente” presente sui territori.
Nel contesto sociale odierno, conclude Incampo, se già è impensabile lasciare due o tre soli militari in un Comando Stazione, di certo non si può più continuare ad impegnarli per servizi anche al di fuori della propria giurisdizione, a discapito degli stessi e della comunità locale.
