Nonostante l’ordinanza del sindaco di Venezia sancisca l’accensione degli impianti di riscaldamento a partire dalla data del 22 ottobre, nei locali operativi, alloggiativi e residenziali dell’intero complesso del 4° Battaglione Veneto, le temperature si attestano a pochi gradi sopra lo zero, considerando che l’impianto di riscaldamento non è ancora stato reso efficiente e funzionante e le utenze non ancora rinnovate. Per quanto siano limitanti le tempistiche e le prassi burocratiche per la revisione e stipula di contratti con gli enti di erogazione servizi, non è accettabile che non si sia provveduto con congruo anticipo a tali operazioni.
La problematica tocca ben oltre l’ambito del benessere del personale, che già di per sé è gravosa, viste le condizioni ambientali in cui lavorano i dipendenti inquadrati negli impieghi d’ufficio.
A metà novembre, con le temperature minime esterne che rasentano lo zero, si ritrovano senza riscaldamento anche i Carabinieri di ogni grado accasermati o alloggiati con le loro famiglie, danneggiati da questo punto di vista anche nell’ambito della loro vita personale e familiare, oltre che in quello prettamente lavorativo.
Considerando che le condizioni di vita e di lavoro con una temperatura di pochi gradi, soprattutto nelle ore notturne, sono veramente difficili, si auspica che la problematica logistica sollevata venga risolta nel più breve periodo e che nel futuro si possano risolvere problematiche simili con un buon anticipo prima dell’inizio della stagione invernale, in modo da assicurare il legittimo benessere, non solo al personale nell’ambito del loro servizio, ma anche alle loro famiglie che vivono stabilmente in quel Comando Battaglione.
