Apprendo dalla stampa che, qualche giorno fa, si è consumato nell’Isola l’ennesimo atto intimidatorio ai danni del personale ferroviario.
In particolare, si legge che “sul treno, senza biglietto, ha minacciato il controllore con un coltello. Il giovane, un ventenne italiano è stato poi bloccato all’arrivo del convoglio alla Stazione di Oristano. … Allertata subito la Polizia Ferroviaria di Oristano, gli agenti si sono fatti trovare alla stazione e sono stati costretti ad usare il taser per bloccare il ventenne e far sì che lasciasse cadere l’arma, che continuava ad impugnare …” ( “Senza biglietto sul treno, minaccia il controllore con un coltello: bloccato col taser” in unionesarda.it).
Alla luce di tali avvenimenti, è doveroso segnalare che, “nel 2024, solo gli episodi più gravi sono stati ottocento, diversi in Sardegna, specialmente durante il controllo dei biglietti o l’applicazione delle regole di viaggio, ma anche nelle fasi di acquisto in biglietteria” ( “Stop alle aggressioni al personale ferroviario: al via la campagna “La violenza non prende il treno”, in unionesarda.it).
Pertanto, continuerò a proporre di adeguare, come già accade in quasi tutte le Regioni d’Italia, la circolazione gratuita sui mezzi pubblici per le Forze dell’Ordine, problematica già rappresentata all’Amministrazione Regionale nel mese di marzo scorso, come riportato su carabinierinsc.it (“NSC Sardegna: incontro con l’assessore ai Trasporti della Regione Sardegna, giornata storica per il Nuovo Sindacato Carabinieri”).
Del resto, è evidente che un maggiore incentivo dell’utilizzo dei mezzi pubblici sia una misura concreta che miri a garantire la sicurezza della collettività e, al tempo stesso, limiti lo spopolamento delle aree interne.
Non abbassiamo la guardia, c’è in gioco il futuro della Sardegna.
Remo Giovanelli, segretario generale regionale Sardegna del Nuovo Sindacato Carabinieri